Gli Sciatt sono un antipasto molto gustoso e facile da cucinare. Queste specialità culinarie valtellinesi sono delle gustose frittelle dalla forma tonda, con un cuore di formaggio filante. Sono molto diffusi nella zona della alta valtellina, compresa tra Tirano e Livigno.
In questo articolo, ti insegnamo a preparare gli Sciatt in modo che tu possa gustarli con i tuoi amici a casa e stupirli con un piatto davvero originale.
Continua a leggere per saperne di più su questa leccornia e per conoscere la ricetta e le sue varianti come i Chiscioi e le Fiadarde.
Gli sciatt della Valtellina
Il nome di questo piatto tipico, servito in genere come antipasto, deriva dal dialetto del luogo. Il loro nome significa "Rospi" e viene dato per la loro forma rigonfia ed irregolare, così come per il colore ambrato che queste palline assumono durante la cottura.
Le origini
Scopri la cucina della Valtellina con i nostri Sciatt, uno dei piatti tipici più amati dalla gente del luogo. Nonostante la origine incerta, queste deliziose palline sono un must durante una visita nella valle. Sfida te stesso a scoprire la ricetta migliore, visitando i ristoranti e assaggiando questa specialità locale.
Costituiti da ingredienti semplici e poveri, prodotti da ogni famiglia contadina. Unica variante dalle ricette antiche a quelli attuali, è la sostituzione del burro con olio per friggere, essendo ora di più facilmente disponibile.
Tuttavia, se vuoi provare a prepararli a casa, puoi utilizzare anche altri formaggi stagionati.
La ricetta degli Sciatt
Questa è una ricetta semplice ma dal risultato adatto a i palati più esigenti.
Il cuore di formaggio di formaggio filante ti offrirà un sapore unico ed equilibrato.
Non esitare a provarli per sorprendere i tuoi amici e familiari con un piatto gustoso.
4 persone Facile 15 min.
INGREDIENTI
(dosi per 4 persone)
- 200 g di farina di grano saraceno, fine
- 200 g di farina bianca 00
- 10 g di grappa
- 30 cl di birra
- un pizzico di bicarbonato
- 250 g di Valtellina Casera DOP
- q.b. di sale
- q.b. di olio per friggere
PREPARAZIONE
Per preparare gli Sciatt, inizia tagliando il formaggio in cubetti di circa 2 cm per lato. In seguito, in una ciotola, unisci le due farine, la birra, la grappa, il bicarbonato e un pizzico di sale.
Continua a mescolare il tutto fino a ottenere una pastella cremosa ma piuttosto liquida.
Lascia riposare la pastella per circa un 30 minuti al fresco prima di usarla per la cottura.
COTTURA DEGLI SCIATT
Inizia riscaldando una padella con una quantità sufficiente di olio per friggere a 180 °C ed immergi i cubetti nella pastella.
Utilizzando un cucchiaio, raccogli un cubetto alla volta, badando che sia ben ricoperto di pastella e lascialo cadere nella padella di olio bollente.
Cuocine pochi alla volta, per evitare che si attacchino.
Per dare la perfetta croccantezza ai chiscioi il passo chiave è la asciugatura.
Una volta cotti con l' aiuto di una spatola adagiatele su un foglio di carta assorbente. In modo da rimuovere i grassi in eccesso.
Servi subito su un letto di insalata di cicoria tagliata fine e con la Pesteda.
Se vuoi puoi usare anche altri ingredienti tipici della zona, sostituendo i formaggi con altri più o meno stagionati in base al vostro gusto.
Gli Sciatt al cioccolato e alle mele
Esistono anche delle varianti dolci da usare come dessert. Infatti sostituendo il sale con lo zucchero nella pastella avrai un composto per un dessert.
Con il cioccolato otterrai dei gustosi bignè dal cuore fondente e con le mele avrai un dolce delizioso.
Che vino abbinare?
Il nostro segreto è di abbinarlo questo piatto con un vino bianco fresco e di acidità adeguata per pulire il palato dopo ogni boccone. Il vino Alpi Retiche IGT, come quello della cantina Nera è la scelta perfetta per una esperienza eno-gastronomica indimenticabile. Provali subito e non potrai più farne a meno.
SAPEVATE CHE..
– In Valtellina ogni anno avvengono numerose festa e sagre dedicata a questo piatto. Questi eventi hanno lo scopo di valorizzare e promuovere questo delizioso piatto, la cultura Valtellinese e i prodotti tipici.
– Vengono serviti, usualmente sia nei ristoranti che nelle cucine private, su di un letto di cicoria tagliata fine e condita con aceto di vino rosso ed una spolverata di Pesteda artigianale.